Ansimare e patire, questo è il mistero,
consumare, ingoiare tutto in un attimo.
cibo indigesto per chi non è mai sazio,
mestoli, intrugli, porzioni in misure parziali.
che feroce e invasivo disincanto;
tutto indotto dal sapore vago, sciapo.
affamati continuiamo a contrastare
le abitudini che mai lasciano sapori.
quando il pane rimane tra le mani
è soltanto un bel sogno mai longevo.
feste mistiche accompagnano speranze
ma la fame torna povera a danzare.
com’è brava a muover lesta i primi passi
com’è candida la sua primula vocazione.
si radica in disagi, povertà, incertezze:
“guai a lodarla , guai a manifestarne indifferenza alcuna
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