Ora tutt’íntorno
esplode il tuono
di vite parallele
mentre le due matrici
riconoscono il loro viaggio
opposto e permutato
di quel volere divino
che tutto compone e ricompone
mentre noi, schegge dello stesso albero
sbattute dai venti
e dal turbine della densa materia,
ci avviciniamo al cielo –
quasi eterei i pensieri
si raccoglie la vita e mille e mille vite
ritrovano l’alfa
nel punto eterno e immobile
centro di mille universi
origine e compimento
di ogni essere, di ogni barlume
pulsante di mondi infiniti.
di questo scalo rimarrà nemmeno
il ricordo dell’attracco,
ma una nuova vita,
nuovi gli uomini e le donne lieti
su una terra tornata vergine
nell’era dell’aquario.
vinci, 21 marzo 2011
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