Pressenza (presenza assenza)
quando alfine mi sveglio, la materia densa del sogno
È come canale da cui si esce riemergendo attaccati a un filo.
esile e sottile, molto fragile, suggerisce una cautela che accetto senza condizioni.
esco da un luogo per affiorare a un altro,
ma in quel passaggio dagli istanti dilatati ed avvolgenti,
osservo con prudenza la ricomposizione della mia coscienza diurna.
devo scegliere.
ricompatto i miei arti precedentemente gassosi
per ricongiungermi alla forma di me, peso e sostanza;
percepisco lentamente la struttura su cui poggio, materasso di qualità mutante.
suggerisco ai miei occhi la prima indagine della giornata,
ma prima devo scegliere il gancio da cui dipende la definizione della mia realtà,
mi sei affianco, corpo lungo disteso decisamente ignaro della missione che ti affido:
presenza accertata in assenza del sogno.
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