Ho camminato
accanto a te,
ad un passo soltanto,
estranea al tuo
affanno,
rinchiusa-perduta
nelle scarpe che guardo
per non vedere il dolore
al di sopra
della terra che schiaccio
(dove la rabbia forse
echeggia, evapora perché
non la si vuole guardare).
tu, immobile,
con gli occhi nervosi
al di là di quel ponte
non urli,
non agiti braccia
perché io ti veda
resti piegato
nella tua follia.
scavalchi la ringhiera.
siamo in tanti
alla fermata del tram:
c´è frastuono, movimento,
stavo guardando verso
il ponte, poi è arrivato
un autobus della linea z,
ho preso quello,
ha svoltato al primo angolo
veloce come sempre,
ho chiuso gli occhi
per un attimo,
non so perché.
|