Aria che fende e attraversa i pensieri,
li frantuma e li rimescola.
profumo di neve,
di nuovo, di buio lucente.
gelo che scalda,
penetra nella pelle e fa palpitare le vene.
nient’altro.
annuso il vento frizzante come un lupo in attesa.
ma non aspetto più niente.
annego la litania boriosa dei rimpianti,
il suono torvo delle illusioni,
l’arroganza impertinente delle speranze.
qui, in questa notte invernale,
fredda e splendida,
c’è già tutto,
presente, passato e futuro.
mi abbandono al piacere ineffabile
di sentire
come animale selvatico
ciò che ho intorno.
forse il tempo è un inganno suadente e saccente,
una linea imperfetta tracciata sulla strada dei sensi,
un paradosso posticcio e anodino.
qui sta il segreto dell’interezza.
qui sta la formula alchemica che sbaraglia il dolore. |