È un buon posto per parlare, il giardino
dei limoni, maturi, silenziosi.
uno di loro, a fette, rischiarerà
il tè di questo tardo pomeriggio.
condito d’immancabili: “ricordi…?”
scorre e non chiede nulla il breve tempo.
candida, profumata, la divisa:
“infermiera, ci porta la scatola?”
avvicinate le ruote al tavolo,
ancora una volta rincorriamo la
speranza, celata al fondo del vaso
di pandora. s’increspa, intanto, il mare.
pieno d’orgoglio giro l’immagine:
“guarda, la pelle dell’irlanda: i prati!”
mio fratello da tanti anni tace,
annuisce però, sorride, ascolta… .
viaggiano ansiose le mani, cercano.
e lei, puntuale, ricompare, bella,
col vestitino estivo: le ciliegie
stampate fasciano il corpo esile.
entrambi la baciamo e la posiamo
nello scrigno: fotografia a colori.
ritornerà stanotte, lei, la mamma
a rimboccarci con le fiabe i sogni.
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