E carne divenne il mio verbo
di blasfeme parole
e amore d’infinito uno.
una matrice di sacro collante
immagine e somiglianza del divenire mio
in cui tutto diviene
ologramma di verità
in cui siamo nascosti.
uni e trini.
danzatori danzati.
di dio e di uomo e cenere.
parole di suono e verbo silenzio.
guaritori guariti.
unti seppur di macchia.
polarità unite al confine estremo del toccarsi.
svegli di notti insonni
e morti figli della luce.