Il giorno che me ne andrò
chi mi avrà amato veramente
vestirà di bianco, azzurro e rosso vivo
busserà alle porte di tutto il paese
regalando mandorle dolci e fiori di lavanda
le ciliege saranno mature
e il profumo dei tigli farà la sua sorpresa.
quando vi saluterò
danzate scalzi sulle onde dell’erba
suonate, ridete e mangiate
e che non abbia a mancare il vino più dolce
i bambini schiamazzeranno nel cortile
e l’unico a piangere
sarà il salice dello stagno.
appena sarò partito
camminate sulle mani
e fate doni a chi vi deriderà
affinchè l’ombra inciampi su se stessa
e il sole ne cancelli ogni traccia.
quando me ne andrò
seppellitemi nel fuoco
lasciate che il vento mi porti
oltre le tenere colline
in fondo agli abissi
sotto le creste del deserto
o sul ghiaccio delle cime più alte
che io possa tornare più vero
ancora una volta.
quando tornerò a casa
avrò vinto la morte con un bacio
e tutta la sapienza del mondo
mi guarderà incredula
/misurando se stessa con la punta di un capello/
volerò dall’aquila e dalla civetta
cavalcherò il cervo
mi avvinghierò al cobra
e guiderò le balene.
poi
sarà solo colore!
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