Favole e sogni animare la fantasia
animare la fantasia con le favole ed i sogni è un volo oltre la realtà dove fate, principi, streghe, compiono magie e trasformazioni che si realizzano annullando sofferenza e limiti umani.
la fantasia ci porta oltre il possibile e indica la via della magia dove tutto è già .
basta una formula magica e la zucca diventa carrozza, il povero un principe e i castelli fatati; formule magiche con le quali si svolgono iniziazioni e storie d’’altri mondi, dove nulla ci stupisce.
volare su una nuvola e cogliere stelle splendenti nel firmamento, pescare perle e coralli nell’oceano con i delfini, aprire la borsa di mary poppins e tirarne fuori cose impensabili, rospi che si trasformano in principi, la casina di cioccolata della strega per intrappolare i bambini…. tutto è possibile aprendo la porta al fantastico che è nel bambino che è in noi.
riscopriamo e afferriamo il sogno; ciò che noi chiamiamo realtà è ciò che i nostri sogni scartano, scorie già vissute e non più utili.
afferriamoci alla fantasia e creiamo ciò che ci farà sorridere…
tutti i personaggi che appassionano le giovani menti dell’infanzia tessono intorno al nostro mondo una porta che aperta porta alla scoperta dell’essere.
c’è sempre una principessa baciata da un principe che la riporta in vita, una strega che seduce gli ingenui, draghi e rospi che si trasformano.
ed è questa la parolina magica delle favole e dei sogni= trasformazione.
basta aprire quella porta o, come in una favola, entrare dentro un armadio e trovarsi … nel mondo della fantasia, nel bosco incantato dove gli alberi raccontano, gli animali si fanno accarezzare, i fiori ti accarezzano durante il cammino e tutto è perfetto.
anche nella mitologia greco romana si racconta di trasformazioni e del fantastico, come giove si trasformava per attirare l’amore di una fanciulla terrena, il minotauro uomo –toro imprigionato nella sua realtà che aspettava la trasformazione tramite il ricercatore intelligente.
la medusa alla quale teseo riuscì con la fantasia a spezzare l’incantesimo, il mito di giasone le fatiche di ercole
l’uomo si nutre di miti perché non ama la sua realtà, è troppo limitante.
la trasformazione è non soltanto da riferirsi ai sogni ed alle favole, ma alla vita stessa che giorno dopo giorno ti cambia e ti rende diverso, ma non deve incatenarti nei suoi limiti.
mutano le stagioni, i piccoli diventano adulti e tutti, mondo vegetale, minerale, animale ed umano sono impegnati in questo gioco dell’esistere.
l’acqua diventa nuvola, poi in pioggia e la pioggia riempie i torrenti, fiumi, laghi, mari… i ghiacci si sciolgono con il caldo per ritornare ghiaccio con il freddo ma nulla è mai come prima.
l’uomo sogna da adulto di diventare ricco, potente, di viaggiare, di studiare, di avere figli, di sposarsi. dunque tante possibilità che possono prendere strade diverse a secondo del pensiero e della fantasia del momento.
tutte queste possibilità sono comunque orientate al cambiamento, alla trasformazione positiva: migliorare ciò che non ci soddisfa .
non è necessaria la trasformazione per tornare indietro, per cambiare occorre andare avanti e attivare il sogno io voglio essere felice!
la ricerca della felicità è divenire consapevoli della trasformazione, e che ciò è possibile solo se si possiede la voglia di sognare.
solo così si indaga nella vita rendendola attiva ed esprimendo luce e amore.
il resto è solo un incubo dal quale uscirne…. come? ma con la fantasia!
|